La borsite che non passa

La borsite trocanterica è l’infiammazione di una sacchetta piena di un liquido detto sinoviale che si trova davanti al femore nella sua porzione palpabile, ovvero nella parte superiore della gamba, poco sotto il fianco (trocantere maggiore) .

All’interno del nostro corpo ve ne sono diverse in prossimità delle articolazioni, come spalla, ginocchio, caviglia: la funzione di questa borsa sierosa è di diminuire l’attrito da scorrimento o compressione tra diverse strutture quali tendini, muscoli e ossa; in caso di infiammazione, diventa particolarmente dolorosa e urente soprattutto al contatto, dando una sensazione di bruciore.

A primo impatto può essere scambiata per un livido, infatti uno dei maggiori sintomi consiste nell’impossibilità di poggiarsi sul medesimo lato; è inoltre possibile riscontrarla bilateralmente, generando una serie di problemi anche notturni rispetto alla giusta posizione da assumere durante il sonno. Nei casi più gravi, oltre al rossore e al leggero gonfiore, il dolore si presenta principalmente durante quei movimenti che comportano il piegamento della gamba come fare le scale, passare dalla posizione seduta a quella in piedi, specie a fronte di una posizione mantenuta per molto tempo: una situazione comune a chi svolge un lavoro d’ufficio.

Comune è pure il dolore provocato dall’utilizzo della bicicletta. È una problematica che affligge principalmente le donne, con una casistica più elevata sopra i 50 anni. Si riscontra tuttavia un importante riscontro anche negli anziani di entrambi i sessi o negli sportivi, che a causa di sovraccarichi o contusioni specifiche nella zona, sono soggetti a questo tipo di infiammazione.

Ci sono alcuni casi in cui la borsite ha una peculiarità: non passa! Senza dubbio questa è una problematica che denota un sovraccarico posturale, in cui la struttura non riesce più a gestire i carichi di lavoro e va incontro a una infiammazione che può diventare cronica. Sarà importante indagare la distribuzione del peso su entrambi gli arti inferiori e soprattutto le alterazioni di movimento sul tratto lombare, responsabile dell’innervazione dell’area in questione.